sabato 1 settembre 2012
Archimede Pitagorico
Archimede Pitagorico (in originale Gyro Gearloose)è un personaggio dei fumetti e dei cartoni animati Disney.E' un personaggio dalle fattezze di un pollo antropomorfom alto e con capigliatura bionda nella versione italiana e marroncina in quella americana, inventore pressoché a tutto campo: nelle intenzioni iniziali di Barks, queste erano le fattezze da destinare a Ciccio, aiutante di Nonna Papera, prima di perfezionarlo in un mangione inguaribile.
Nelle storie di Barks innumerevoli sono le sue invenzioni, a volte assurde, a volte inutili, a volte avveniristiche, ma spesso con risvolti finali catastrofici. Le sue invenzioni sono, comunque, molto ricercate dagli abitanti di Paperopoli e soprattutto da Paperone, che cerca sempre di sfruttarne il genio senza doverlo pagare. Razzi spaziali, nasi elettronici per cercare tesori, dischi volanti personali: queste e molte altre ancora sono alcune delle invenzioni che Archimede realizza e vende nel suo laboratorio.
All'inizio Archimede diventa protagonista di brevi storie che compaiono in appendice sugli antologici della Western: questo perché per ridurre le spese postali, gli editori sono costretti a realizzare storie con due o tre personaggi differenti come protagonisti. Barks, allora, realizza dei piccoli capolavori in cui spesso l'inventore interagisce solo ed esclusivamente con le sue macchine. Gli unici baloon presenti in questo tipo di storie, quindi, sono quelli con i pensieri dell'inventore, mentre sullo sfondo il suo aiutante Edi vive delle vicende parallele ed autonome. A questa tradizione si riferiscono molti autori fino ai giorni nostri: su tutti spiccano lo sceneggiatore Fabio Michelini e Don Rosa.
La prima invenzione di cui si ha menzione sono le scatole pensanti in Paperino e le scatole pensanti, mentre la sua prima invenzione ci viene raccontata da Don Rosa in La prima invenzione di Archimede Pitagorico: concepita come seguito di Paperino e il ventino fatale, oltre a raccontare la nascita di Edi, l'aiutante, ci informa che Archimede ha ereditato il laboratorio dal padre Fulton.
Il personaggio afferma che Edi è la sua prima vera invenzione, compagno quasi inseparabile di Archimede, che anzichè parlare emette dei bzz, bzz.
Il parente più ricorrente è il nipote Newton Pitagorico, ideato da Vic Lockman e Phil de Lara nel 1965 per alcune storie destinate al mercato estero. Pensato come una sorta di Archimede più piccolo, è un inventore in erba come lo zio, integrato molto bene nella vita di Paperopoli, tanto da far parte anche del corpo delle Giovani Marmotte.
È nipote di Cacciavite Pitagorico, amico e meccanico dello zio di Paperone Angus Manibuche de Paperoni, e figlio di Fulton, una delle prime Giovani Marmotte, corpo eco-militare fondato da Clinton Coot.
Nel 2011 Marco Gervasio introduce un bisnonno: Copernico Pitagorico, aiutante di Lord Quackett alias il ladro gentiluomo Fantomius (similmente a quello che fa Archimede con Paperinik). Nella stessa storia compare anche un cugino, Galileo Pitagorico.
Volontariamente, inoltre Archimede occupa parte del suo tempo progettando nuove armi per il vigilante di Paperopoli, Paperinik. Di sua creazione sono infatti la maggior parte dei gadget usati dal diabolico vendicatore oltre ad essere il riparatore ufficiale delle vecchie attrezzature di Fantomius e creatore del rifugio segreto posto sotto la casa di Paperino. In alcune storie Archimede è a conoscenza del segreto di Paperino, mentre più tradizionalmente ne è all'oscuro, o la dimentica inghiottendo di sua spontanea volontà le caramelle CarCan, ovvero "Caramelle Cancellin" (che esordiscono in Paperinik alla riscossa, di Martina-Scarpa), che servono a cancellare la memoria recente di chi le ingerisce.
In più di una storia, gli autori hanno dotato Archimede di un alter ego, a volte buono, a volte malvagio.
Fin dalla sua fondazione Archimede è inoltre il marchingenire ufficiale della P.I.A., la para organizzazione spiistica di Paperone, a volte lavorando anche come l'agente sul campo MA-RE 12 ( Marchingegnere Reclutato).
Un'altra identità è lo Scherzomane, creato da Luciano Bottaro nella storia "Archimede e il signor Scherzo"[4]. In questa storia Archimede, con l'intento benevolo di eliminare la parte burlona della gente attraverso una sua invenzione (un po' come il Dottor Jekyll in Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde), finisce, per colpa di Edi, trasformato dalla sua stessa creazione in un folle maniaco degli scherzi, che si divertirà alle spalle di Paperopoli, ma anche di Paperino, per circa un mese. Verrà catturato da Qui, Quo e Qua alla fine della storia: tornato in sé, il genio si scuserà e distruggerà la sua pericolosa invenzione.
Una storia analoga a quella dello Scherzomane, e sempre ispirata al tema del doppio, è "Paperinik e l'attacco di Archi-X"[5]: anche qui (stavolta per colpa di Paperino), un'invenzione rende malvagio il placido inventore, che di notte diventa un supercriminale chiamato Archi-X. "Ispirato" dal fatto che al momento della "trasformazione" Archimede stava pensando al problema della canicola, l'alter ego minaccia di congelare l'intera città, ma viene fermato in tempo da Paperinik.
Una terza storia, di Pezzin e Cavazzano, in cui compare un alter-ego dell'inventore, opposto a lui come carattere, è "Archimede e... l'illogica vittoria"[6]. Essa narra di Archimede che si trova oberato dal lavoro e non riesce a guadagnare a causa del suo buon carattere che lo rende incline a far credito o a regalare le proprie invenzioni; egli decide dunque di costruire un robot dall'aspetto identico a sé, ma dotato di un carattere più spregiudicato, che lavora al suo posto ed esige con decisione il denaro dai clienti. Paperone decide di trasformare questa idea in un progetto commerciale e di vendere ad ogni paperopolese un proprio alter-ego robot. Gli automi però si ribellano alla popolazione, dando luogo a varie azioni di rivolta fra cui il sequestro di Archimede da parte del suo simile meccanico. Durante la prigionia, Archimede individua la soluzione che porrà fine all'invasione degli automi, e avvia una contro-rivolta che parte proprio dall'abbattimento dell'Archimede-robot.
Su Topolino 1978 in Archimede e l'alter ego riscossone, Archimede, come al solito, si trova in basse finanze perché tutti pagano a credito. Seguendo il consiglio di Edi si fa sostituire dal cugino Ghenius, che comincia a vendere alcune invenzioni ad un prezzo gonfiato, a volte anche provocando finti guasti per farsi pagare e saldare così i debiti dei clienti del cugino. Dopo che però convince Paperino a comprare un chip per vedere tutti i canali del mondo i nipotini, per niente contenti di vedere il loro fondo vacanze speso così, raggiungono Ghenius a casa. Qui sentono il suo proposito di " eliminare" il cugino e prendere in mano gli affari. Preoccupati Qui, Quo e Qua cominciano a seguirlo e finiscono per scoprire che Ghenius non è altro che Archimede sotto l'effetto di una formula simile a quella del dottor Jekyll. Con l'aiuto degli zii, pentiti di aver bisfrattato l'amico, costringono Ghenius a bere l'antidoto, che era intenzionato a distruggere. Tornato normale, Archimede si scusa per aver sbagliato la formula della pozione della grinta. Quando però gli altri si allontanano, Archimede si congratula con Edi per il suo piano: Ghenius infatti non era mai esistito, e la fantomatica pozione era solo un siero per barba e capelli. Archimede aveva recitato tutto il tempo la parte per cercare di convincere i suoi clienti-amici a pagare. Situazione che purtroppo non è durata molto.
In Paperinik e l'amichevole minaccia (Topolino 2897) di Bruno Enna e Corrado Mastantuono, Archimede, provato dall'eccesso di lavoro impostogli da Paperone, accidentalmente crea un cortocircuito nella macchina che stava costruendo, un congegno destinato all'università di Paperopoli per sdoppiare la personalità dei moscerini, La Macchina Dell'Ego. A causa di ciò la sua personalità negativa prendeva il sopravvento ogni volta che calava il sole, sotto il nome di Mad Ducktor. Anche il suo aspetto cambiava divenendo irriconoscibile: capelli grigi lunghi e rialzati, fosche sopracciglia nere, occhialetti neri, occhi iniettati di sangue e con borse visibilmente scure, vestiti simili ad un camice da laboratorio ma con un mantello nerissimo. Volenteroso di farla pagare a Paperone per i soprusi subiti dal suo " debole alter-ego ", Mad Ducktor elaborò una serie di attacchi e furti a danni del suddetto con lo scopo di ridurlo a supplicare e vederlo soffrire. Fortunatamente Paperino, insospettito durante una precedente visita al laboratorio da un bizzarro lampeggiare della spia della cassaforte del laboratorio, tornò sotto le spoglie di Paperinik a controllare, scoprendo che la causa dello strano fenomeno era Edi, che, imprigionato da Mad Ducktor, cercava di lanciare un S.O.S. . benché immune alle accorate richieste dell'eroe di ricordare il vecchio se stesso, Paperinik, con l'aiuto di Edi, riuscì a riportare Archimede alla normalità usando un fucile energetico collegato alla Macchina Dell'Ego, comicamente tramite miglia e miglia di cavo invece che un collegamento senza fili per sbadataggine del piccolo robotino. Purtroppo a un esame successivo Archimede scoprì che l'arma usata per curarlo possedeva un grave errore di progettazione commesso da Edi. E come sospettato dal geniale inventore la sua metà oscura aveva preso vita propria, rintanandosi nel laboratori dell'università aspettando di riottenere un corpo tangibile per ottenere vendetta su Paperone e Paperinik. A differenza del buon Archimede, Mad Ducktor è un freddo calcolatore, vendicativo, sadico, sprezzante, melodrammatico e facile all'ira. Ha la tendenza a lasciare sul luogo del misfatto biglietti di minaccia firmandosi con le sue iniziali, in modo simile a come il famoso Macchia Nera si firma con la macchia d'inchiostro. Essendo tecnicamente il costruttore delle armi di Paperinik e dei dispositivi di sicurezza del deposito di Paperone, i congegni del malvagio scienziato sono facilmente in grado di disattivarli rendendolo se possibile anche più pericoloso.
Pubblicato da Martina
Fonti:wikipedia.org
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